Apple App Store: pregi e difetti per gli sviluppatori

l’Apple App Store è un programma per cellulare (ovvero un’app) che trovi preinstallata su tutti i cellulari ed i tablet di Apple, ovvero sugli iPhone e gli iPad. Quest’app ti consente di… installare altre app! Anzi: è l’unico modo possibile di installare altre app sui dispositivi Apple. O perlomeno è l’unico modo ufficiale e sicuro per farlo: è possibile “sbloccare” gli iPhone mediante un’operazione che si chiama “jailbreak”, oppure fare il “sideloading” usando un certificato. Sono però operazioni poco sicure che ti sconsiglio di compiere.

Apple App Store - Icona

Forse non sai che gli sviluppatori devono sottostare ad un processo di revisione manuale da parte di Apple. Questo processo si chiama “App Review” (“revisione delle app”). Lo scopo di Apple è quello di “offrire la migliore esperienza d’uso agli utenti”, almeno stando a quello che dichiara. In realtà è un modo geniale per guadagnare soldi senza alcuno sforzo mantenendo il controllo assoluto su quello che “passa” dai loro dispositivi.

Quando acquisti un’app o effettui un acquisto in-app (ad esempio compri un nuovo vestito per il personaggio del tuo gioco pagando 4,99 euro) i soldi non vanno tutti agli sviluppatori: Apple trattiene il 40%. Questo ha un pregio indiscutibile: al contrario di Android, sugli iPhone tendono ad esserci molte meno app di bassa qualità. L’altra faccia della medaglia presenta dei difetti che non sono affatto da poco. Eccone alcuni.

  • Se un’app viene rifiutata, lo sviluppatore non può andare a lamentarsi con la stampa. E’ espressamente vietato dalle linee guida di Apple
  • Fino a non molto tempo fa un’app impiegava almeno 7 giorni per essere approvata. Ora molto di meno (1-2 giorni). Però è pur sempre una grossa rogna, specialmente quando uno sviluppatore deve rilasciare un aggiornamento urgente per correggere un difetto
  • La procedura di revisione non è consistente: qualcuno ha pubblicato due app identiche ma in lingue diverse ed è capitato che una venisse approvata mentre l’altra no
  • Le linee guida della Apple sono ambigue. A volte Apple rimuove alcune app senza preavviso e senza una spiegazione ragionevole. È capitato che lo facessero dopo l’introduzione di nuove funzionalità negli iPhone
  • Molte app vengono respinte anche se non lo meriterebbero. Jobs una volta si è dovuto scusare pubblicamente per aver respinto un’app pubblicata da un giornalista che aveva vinto il premio Pulitzer
  • Apple ha sempre rappresentato l’azienda che ti fornisce gli strumenti per esprimere te stesso, e le regole dell’App Store non aiutano affatto le persone a raggiungere questi scopi

Ho una certa predilezione per i prodotti Apple, che ritengo siano qualitativamente superiori rispetto alla concorrenza. Però sviluppo app e ho subìto anch’io il peso di queste scelte (al pari di tutti gli altri sviluppatori). Non che con Google mi sia andata meglio. Ma questa è un’altra storia.

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