Cosa sono gli NFT

Mi è arrivato un commento alla cosa di computer in cui spiego cosa sono gli RFID: “NFT? Non erano NFC?”. In effetti, nel video ho erroneamente usato la sigla “NFT” al posto di NFC. Ma cosa sono gli NFT, di preciso?

Commento in cui mi si chiede cosa sono gli NFT

Te lo faccio capire con un esempio. Immagina di essere un collezionista d’arte e di possedere un quadro di Van Gogh. Hai la certezza matematica che sia un quadro autentico e che ne esista una sola copia, ovvero quella in tuo possesso. Neanche il falsario più bravo del mondo riuscirebbe a produrne una copia identica in tutto e per tutto.

Con gli oggetti digitali invece non è così. Immagina di possedere una foto del tuo quadro di Van Gogh. Essendo essa salvata in formato digitale (come sequenza di pixel) all’interno di un file immagine (.jpg oppure .png), è possibile crearne infinite copie, tutte perfettamente identiche all’originale.

Gli NFT sono oggetti digitali che non possono essere copiati e dei quali è possibile risalire al proprietario. È l’equivalente digitale di un quadro di Van Gogh o di qualunque altra opera d’arte unica. Non sono memorizzati all’interno di un hard disk o di una SSD: se lo fossero, potrebbero essere copiati arbitrariamente. Vengono invece salvati sulle blockchain (“catene di blocchi”), strutture digitali di non facile comprensione che garantiscono di:

  • Poter risalire al proprietario
  • Impedire di fare delle copie non autorizzate

In pratica, gli NFT sono accessibili solo attraverso un cellulare o un qualunque altro tipo di computer, usando un’app o un programma dedicato. Puoi vederli come degli oggetti che esistono solo nel mondo virtuale e non in quello fisico. Ci sono degli artisti che riescono a crearli ed a venderli per cifre anche molto alte. I possibili casi d’uso però non si limitano solo alle opere d’arte: nel 2021, la Vodafone ha venduto all’asta per 107.000 euro l’NFT contenente il primo SMS mai inviato.

Cosa sono gli NFT - Alcuni NFT in vendita online

Ho lasciato per ultima la spiegazione della sigla, che sta per “Non Fungible Token”. Significa “gettone non fungibile”. Nel gergo delle criptovalute, il termine “token” (“gettone”) denota un insieme di informazioni digitali, memorizzate in una blockchain, che identificano la proprietà di qualcosa. “Fungibile” è un termine italiano che viene usato per denotare oggetti che non hanno una specifica individualità e che possono pertanto essere scambiati l’uno per l’altro. Ad esempio il denaro contante, che è la cosa più fungibile del mondo. Gli NFT devono essere invece, per definizione, non fungibili. Se fossi partito dalla sigla non ci avresti capito nulla. Spero che così invece sia più chiaro.

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