La pandemia ci ha purtroppo costretti a stare in casa per lunghi periodi di tempo. Ci ha anche costretto a sopperire (con fortune alterne) alla chiusura delle scuole con la famigerata didattica a distanza, che non piace (giustamente) a nessuno. Si sente parlare tantissimo di DAD e sicurezza informatica. Ed a ragione: da quando è stata introdotta gli attacchi si sono quasi decuplicati.
Andiamo con ordine. Cosa si intende per “attacco informatico”? Si tratta di uno stratagemma tecnico adottato da uno o più hacker per scopi malevoli. Lo scopo è quasi sempre lo stesso che accomuna tutti i virus per computer moderni: il guadagno. Un’altra forma non meno grave di attacco è il phishing, che è finalizzato alla raccolta di informazioni sensibili quali ad esempio le password di accesso ai conti bancari dell’utente.
Il phishing è la forma di attacco informatico più semplice da prevenire, in quanto è solo sufficiente identificarne i tentativi, evitare di rispondere e soprattutto non eseguire mai file allegati ai messaggi di posta che vengono ricevuti. In alcune precedenti Cose di Computer ho parlato di come prevenire le truffe informatiche in era COVID ed indicato alcuni tipici tentativi di phishing.
Altra cosa sono i malware, più comunemente detti virus. Sono programmi come tutti gli altri che eseguono azioni malevole all’insaputa dell’utente. Il cryptolocker, ad esempio, è un malware che rende illegibili tutti i file su un computer. L’hacker successivamente chiede il pagamento di un riscatto in Bitcoin per rendere di nuovo leggibili i file dell’utente. Per difendersi da questi è necessario non aprire mai file eseguibili dei quali non si è sicuri della provenienza.
L’ultimo possibile pericolo sono le intrusioni attraverso le app più comuni che vengono utilizzate per la DAD, ad esempio Zoom. Tutti i programmi del mondo possono infatti essere affetti dai cosiddetti “bug“. Sono difetti dovuti ad errori di programmazione. Le vulnerabilità consentono, soprattutto nel caso di software che vengono eseguiti in rete come Zoom, di trasformare un computer vittima in uno “zombie”, ovvero una macchina al servizio dell’hacker. Per prevenire questi problemi ricorda di tenere sempre aggiornati tutti i software che utilizzi.
Ricapitolo, per comodità, i suggerimenti che ti ho dato:
- Non inviare mai a nessuno via mail le tue credenziali di accesso
- Non eseguire mai file dei quali non sei certo della provenienza
- Aggiorna sempre tutte le app e tutti i tuoi sistemi operativi all’ultima versione