Truffe informatiche in era COVID: consigli per prevenirle

Dall’avvento di internet, le truffe informatiche sono sempre esistite. In realtà anche da prima: internet è solo un ulteriore mezzo per raggiungere le potenziali vittime. Negli anni ’90 non c’erano i sistemi di sicurezza che ci sono oggi. Truffare un povero malcapitato era decisamente più semplice. Oggi abbiamo l’autenticazione a due fattori, i siti sono oramai tutti raggiungibili attraverso canali cifrati ed i gestori delle carte di credito hanno implementato moltissime procedure per rendere sicure le transazioni. Ciononostante le truffe informatiche in era COVID sono aumentate, complici ovviamente le mutate esigenze delle persone: stando a casa ci si rivolge sempre di più al web per acquistare.


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Quali sono le più diffuse truffe informatiche in era COVID? soprattutto due: il phishing ed i falsi siti di ecommerce. Il “phishing” è un attacco informatico eseguito senza alcun software, finalizzato ad estrarre dati personali sensibili di una vittima (tipicamente la password) oppure a tentare di estorcerle denaro.

Truffe informatiche in era COVID

Per prevenire il phishing è sufficiente ricordarsi due regole fondamentali. La prima: non inviare mai a nessuno dati personali sensibili, soprattutto password. Gli amministratori di sistema non hanno bisogno di conoscere la tua password di accesso! La seconda: non inviare mai denaro ad uno sconosciuto.

Passiamo ai falsi siti di ecommerce. Sono siti ospitati da server web anonimi: è impossibile risalire alla persona che lo ha creato e lo gestisce. Contengono prodotti che non sono presenti in magazzino, offerti a prezzi fin troppo allettanti. Molti consigliano di usare carte di credito ricaricabili e di affidarsi alle recensioni degli altri utenti ma ti assicuro che questo non basta. Innanzitutto un sito registrato anonimamente non otterrebbe mai da nessuna banca la possibilità di accettare pagamenti con carte di credito. Anche se ci riuscissero, i circuiti delle carte sono assicurati. Riguardo alle recensioni, affidati sempre a quelle pubblicate su siti terzi come Trustpilot.


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