Rispondo ad una richiesta di cosa di computer. Mi hanno chiesto di consigliare un’app per compiti di matematica.
Ho vagliato le varie opzioni messe a disposizione da App Store e da Google Play Store. La migliore app per compiti di matematica in assoluto è senza dubbio Photomath. Funziona benissimo, è gratis e non contiene nemmeno la pubblicità. Quando la apri per la prima volta, ti chiede di inserire la tua età, probabilmente per adattare l’interfaccia a seconda della persona che la andrà ad usare.
Subito dopo l’app ti chiederà di scegliere un profilo. Le opzioni a disposizione sono: studente, genitore ed insegnante.
Usare l’app è di una semplicità disarmante: ti basta inquadrare con la fotocamera un’espressione matematica presa da un compito o scritta a mano, e Photomath ti mostrerà subito la soluzione dell’esercizio.
E non finisce qui: è anche possibile vedere i passaggi dettagliati per la risoluzione dell’esercizio, e con diversi gradi di dettaglio.
Photomath ha avuto un successo incredibile: è stata scaricata più di 100 milioni di volte. È giusto o sbagliato che esistano app del genere?
Partiamo da un presupposto importante: la tecnologia non è mai dannosa di per sé. Dipende tutto dall’utilizzo che se ne fa. Ad esempio, è stato dimostrato che l’uso eccessivo dei social network può provocare stati di ansia e paura negli adolescenti. I social network però hanno anche portato cose buone nelle nostre vite: ad esempio la possibilità di sentirsi più vicini e di comunicare in modi nuovi.
Photomath è uno strumento, al pari di una calcolatrice. Può essere utile per apprendere meglio la matematica, ma può anche essere usata dagli studenti per imbrogliare. Inoltre potrebbe causare dipendenza: è facile che uno studente che non ha voglia di sforzarsi la usi in modo eccessivo, arrivando a non poterne fare più a meno.
E tu cosa ne pensi? Fammelo sapere nei commenti!