Cellulare che esplode: com’è possibile?

E’ un evento raro ma possibile: un cellulare che esplode. Perché succede? Perché la batteria brucia molto velocemente, e qualunque cosa bruci in modo molto rapido causa un’esplosione. E’ lo stesso principio della polvere da sparo: se ne metti una striscia per terra e la accendi, la striscia brucia senza danni. Se ne comprimi un po’ dentro ad un involucro e le dai fuoco, invece, brucia tutta insieme e lo spostamento d’aria causa una spinta verso i bordi esterni (l’esplosione).

Capito questo, come può una batteria bruciare rapidamente? Per comprenderlo bisogna sapere come funziona una batteria. Qualunque batteria (anche quella di uno smartphone) è una componente elettronica che genera corrente elettrica. La corrente elettrica è un flusso di elettroni. Per generare questo flusso vengono usate due piastre di metallo immerse in un liquido. Una di questa piastre si chiama anodo, l’altra si chiama catodo.

Cellulare che esplode - Funzionamento di una batteria

Non approfondisco oltre. Ti basta solo sapere che anodo e catodo devono essere necessariamente separati fra loro. Se vengono a contatto, la batteria fonde rapidamente. Le batterie degli smartphone sono piatte: sono fatte così perché devono stare dentro ad un oggetto piatto come uno smartphone. In queste batterie anodo e catodo sono separati da una membrana. Se la membrana si rompe, anodo e catodo vengono a contatto e… boom!

La membrana è progettata per non rompersi mai. Se lo fa, vuol dire che la batteria del cellulare è difettosa. Un cellulare che esplode è un evento più unico che raro: le esplosioni sono poche decine, a fronte di miliardi di dispositivi venduti. Sono però eventi che fanno notizia e si tende quindi a prestarvi molta risonanza mediatica. Puoi continuare a tenere in tasca il telefono in tutta tranquillità. Se noti un surriscaldamento improvviso, però, ti consiglio di farlo guardare subito da un tecnico.

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