Mi chiedono di frequente come disattivare gli abbonamenti Apple. Molto spesso la richiesta mi viene fatta a voce, anche se di solito mi viene inviata la schermata dell’app impostazioni in cui c’è l’elenco degli abbonamenti sottoscritti, seguita da un messaggio allarmato (si ha paura, giustamente, che vengano sottratti soldi senza accorgersene).
In breve, per disattivare gli abbonamenti Apple bisogna aprire l’app “Impostazioni” (quella con l’icona dell’ingranaggio), premere sul proprio nome (ovvero la prima voce in alto) e premere su “abbonamenti”. Ti comparirà la lista di tutti i tuoi abbonamenti (anche di quelli scaduti).
Ora premi sull’abbonamento che vuoi cancellare, scorri verso il basso e premi su “annulla abbonamento”. Se hai problemi a compiere questa operazione, consulta le pagine di assistenza ufficiali di Apple (che a mio avviso sono fatte benissimo, fra le migliori che abbia mai visto).
Ne approfitto per rispondere anche a tutti coloro che mi dicono sempre che gli abbonamenti sono “una truffa”, “un modo per spillare soldi per cose inutili” eccetera. Lo sviluppo delle app ha un costo. Chi non è addetto ai lavori non ha idea di quanto impegno serva a programmare un’app, anche se a prima vista può sembrare che sia semplice (“ma è una sola schermata!”; “ma fa solo sto filtro stupido alle foto”, eccetera).
Se vuoi un’app di qualità devi pagare. È anche vero che le app che usiamo tutti i giorni (Google Maps, Gmail, WhatsApp, Facebook ed altre) sono gratis ma di ottima qualità. Lì però ci sono dietro grandi aziende che possono permettersi di finanziare progetti anche in perdita. Inoltre c’è sempre un costo “nascosto”: Google e Facebook guadagnano miliardi di dollari usando i tuoi dati personali (e quelli degli altri suoi utenti) per mostrarti pubblicità mirate. Non stupirti dunque se un piccolo sviluppatore ti chiede di finanziarlo mediante un abbonamento o l’acquisto di funzionalità extra.