L’Apollo Guidance Computer, una misera scatoletta di metallo attaccata a qualche luce e ad un tastierino numerico, ci ha portati sulla Luna!
Ok, in realtà non è proprio così. E non perché io ritenga che non siamo mai stati sulla Luna ma perché in effetti, come vedremo tra poco, questa scatoletta non era assolutamente in grado di pilotare autonomamente un’astronave, se non con un consistente aiuto da terra. Anche se non ne ha affatto l’aspetto, si tratta di un elaboratore. Come puoi facilmente immaginare, è infinitamente meno potente del più scarso dispositivo elettronico moderno. Confrontiamolo rapidamente col primo Apple Watch (un computer da polso).
Ecco le specifiche dell’Apple Watch:
- CPU: 520 Mhz
- RAM: 512 MB
- Memoria: 8 GB
Ecco le specifiche dell’ Apollo Guidance Computer:
- CPU: poco più di 2 Mhz
- RAM: 4 KB
- Memoria: 32 KB
Anche se non hai familiarità con Kilobyte e Megahertz puoi renderti conto dell’abisso tecnologico che passa tra i due dispositivi considerando che:
- La CPU dell’Apple Watch è 260 volte più veloce
- L’apple Watch ha una RAM 125.000 volte più grande
- La memoria dell’Apple Watch è 250 mila volte più grande
Va detto però che l’Apollo Guidance Computer non era sufficiente a pilotare la navetta da solo. Molti calcoli furono effettuati sulla terra da un buon numero di IBM 360 (dei computer enormi, destinati ai centri di calcolo). I risultati di questi calcolo vennero poi inviati all’Apollo 11 via radio.