E’ un evento raro ma possibile: un cellulare che esplode. Perché succede? Perché la batteria brucia molto velocemente, e qualunque cosa bruci in modo molto rapido causa un’esplosione. E’ lo stesso principio della polvere da sparo: se ne metti una striscia per terra e la accendi, la striscia brucia senza danni. Se ne comprimi un po’ dentro ad un involucro e le dai fuoco, invece, brucia tutta insieme e lo spostamento d’aria causa una spinta verso i bordi esterni (l’esplosione).
Capito questo, come può una batteria bruciare rapidamente? Per comprenderlo bisogna sapere come funziona una batteria. Qualunque batteria (anche quella di uno smartphone) è una componente elettronica che genera corrente elettrica. La corrente elettrica è un flusso di elettroni. Per generare questo flusso vengono usate due piastre di metallo immerse in un liquido. Una di questa piastre si chiama anodo, l’altra si chiama catodo.
![Cellulare che esplode - Funzionamento di una batteria](https://www.cosedicomputer.com/wp-content/uploads/anodo-catodo.jpg)
Non approfondisco oltre. Ti basta solo sapere che anodo e catodo devono essere necessariamente separati fra loro. Se vengono a contatto, la batteria fonde rapidamente. Le batterie degli smartphone sono piatte: sono fatte così perché devono stare dentro ad un oggetto piatto come uno smartphone. In queste batterie anodo e catodo sono separati da una membrana. Se la membrana si rompe, anodo e catodo vengono a contatto e… boom!
La membrana è progettata per non rompersi mai. Se lo fa, vuol dire che la batteria del cellulare è difettosa. Un cellulare che esplode è un evento più unico che raro: le esplosioni sono poche decine, a fronte di miliardi di dispositivi venduti. Sono però eventi che fanno notizia e si tende quindi a prestarvi molta risonanza mediatica. Puoi continuare a tenere in tasca il telefono in tutta tranquillità. Se noti un surriscaldamento improvviso, però, ti consiglio di farlo guardare subito da un tecnico.