Libero non funziona: ecco il motivo ufficiale

Come molti italiani sanno, Libero non funziona dalla sera di domenica 23 gennaio 2023. Da allora, sulla homepage di Libero Mail si sono susseguiti tre diversi comunicati. L’ultimo finalmente ha chiarito (in parte) i motivi del guasto, usando però alcuni termini che non tutti sono in grado di comprendere.

Libero non funziona - Messaggio in cui mi si chiede un chiarimento riguardo ai termini usati da Libero per spiegare il problema

Ecco intanto un estratto del comunicato di Libero (ho evidenziato i termini di più difficile comprensione):

“[…] abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage […], fornita da un vendor esterno […]. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento […]. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica. […] La soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati.”

Provo a “tradurlo” io in termini più comprensibili:

“Libero non funziona perché abbiamo sostituito i computer che gestiscono le caselle di posta elettronica. Questi nuovi computer sono stati forniti da un’azienda terza. Purtroppo il sistema operativo di questi computer, ovvero il programma che serve a farli funzionare, aveva un difetto grave. Questo difetto è lungo e difficile da correggere ed è per questo che ci stiamo mettendo così tanto a ripristinare le caselle, anche perché non vogliamo cancellare involontariamente i messaggi email”.

Tanto per capirci ancora meglio:

  • “Storage” significa (più o meno) “memorizzazione dei dati”
  • “Vendor” significa (in questo contesto) “fornitore”
  • I “Bug” sono errori di programmazione
  • “Fix” è un verbo inglese che significa “aggiustare”
  • L’ “integrità dei dati” è la completezza, accuratezza e coerenza dei dati, in generale. In questo contesto, vuol dire che non vogliono perdere i messaggi di posta

Mi sbilancio a fare qualche considerazione personale: secondo me ci stanno mettendo un po’ troppo tempo. Quindi o il problema è più grave di quanto si pensi, oppure gli informatici che gestiscono tutta l’infrastruttura non sono adeguatamente preparati (probabilmente perché la tecnologia che hanno adottato è ancora troppo nuova). Quello cheh è certo è che avrebbero dovuto comunicare il problema in modo più rapido, esaustivo e comprensibile di come hanno fatto.

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