Macchine ribelli – 5 macchine che hanno danneggiato l’uomo

Sapevi che alcune macchine ribelli si sono davvero rivoltate contro l’umanità? Vediamo i casi più eclatanti e cerchiamo di capire come è potuto accadere.

A Luglio del 2022, un robot giocatore di scacchi ha fratturato il dito al bambino contro al quale stava giocando. Sembrava quasi che il robot avesse punito l’avversario, reo di aver toccato un pezzo quando non era il suo turno. In realtà però il robot aveva solo puntato il pezzo sulla scacchiera, per prelevarlo ed effettuare la sua mossa, colpendo accidentalmente la mano del bambino, che non era riuscito a rilevare.

Il primo caso di robot che uccide un essere umano avvenne nel 1979 in una fabbrica della Ford. Robert Williams, un operaio di 25 anni, morì dopo che un braccio robotico gli schiacciò la testa. Il robot avrebbe dovuto prelevare un pezzo da uno scaffale. Per qualche motivo però fu Robert ad allungarsi per primo per prendere il pezzo. Così, il braccio robotico si abbassò, trovando tragicamente una testa al posto del pezzo.

Una macchina per fare i popcorn, nel 1963, uccise tantissime persone in una sola notte. Mentre stavano assistendo ad un’esibizione di pattinatori sul ghiaccio, a soli 10 minuti dalla sua fine, una bombola di gas iniziò a perdere. La resistenza elettrica che riscaldava i popcorn emise una scintilla e… BOOM! Una tremenda esplosione causò 74 vittime, ferendo gravemente centinaia di altre persone. Questo non è esattamente un caso di tragedia causata da macchine ribelli. Però fa effetto, vero?

Therac-25, una macchina per la radioterapia, tra il 1985 ed il 1987 uccise almeno 6 persone somministrando loro una dose di radiazioni 100 volte superiore al dovuto. Gli incidenti furono causati da un bug (un difetto di programmazione del suo software), quindi da un errore umano, del quale la macchina non aveva nessuna colpa.

Negli anni 70, il carro armato M247, soprannominato “Sergente York”, venne portato ad una dimostrazione. Il suo sistema di mira, chiamato DIVAD, puntò il cannone contro ai generali accorsi lì a guardare. Non andò meglio al secondo tentativo, quando inquadrò il sistema di ventilazione di una latrina!

Non si tratta di macchine ribelli, in realtà. Gli errori e le vittime sono state causate sempre dagli esseri umani. I computer non sbagliano mai. Sono le persone che li costruiscono e li programmano a sbagliare qualcosa.