Risarcimento Libero Mail: è possibile chiederlo?

Il tema di un eventuale risarcimento Libero Mail per i danni causati dall’indisponibilità delle caselle di posta elettronica, verificatosi dal 23 gennaio 2023, è un tantino controverso. È possibile farsi rimborsare i danni? Ho chiesto il parere di un amico avvocato.

Risarcimento Libero Mail - La home page del servizio, col messaggio di scuse da parte dell'azienda
Commento in cui si accenna ad un risarcimento Libero Mail

Intanto va detto che, come tutti i servizi forniti su Internet, essi sono regolati da dei termini e condizioni, che gli utenti sono tenuti a leggere ed accettare (anche se quasi sempre si preme “accetto” senza leggere nulla). Ed i termini e condizioni di Libero Mail, gestito da Italiaonline, parlano chiaro. Al paragrafo 6.1 c’è scritto esplicitamente:

“Italiaonline si riserva il diritto di modificare, sospendere, o interrompere (temporaneamente o permanentemente) in qualsiasi momento la forma e la natura dei Servizi esistenti senza che per questo motivo gli Utenti possano maturare il diritto al riconoscimento di alcun rimborso, indennizzo o risarcimento.”

È perfettamente normale che sia così: se gestissi un servizio di posta elettronica includerei anch’io una clausola del genere. Questo perché i software sono molto spesso soggetti a “bug” (malfunzionamenti imprevisti), spesso lunghi e difficili da risolvere. Nemmeno Google, che fornisce Gmail, il servizio di posta elettronica più usato al mondo, prevede indennizzi in caso di indisponibilità dei suoi servizi.

L’amico avvocato a cui ho chiesto un parere (e che preferisce restare anonimo), mi ha però specificato che le clausole di esclusione di responsabilità non si applicano in caso di colpa grave. Un risarcimento Libero Mail sarebbe quindi più probabile (ma comunque molto difficile) solo per coloro che usano la casella per un’attività commerciale e che siano in grado di dimostrare l’entità delle perdite subite.

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