Se mi segui probabilmente lo sai: vivo e lavoro a Pisa. Come ogni pisano (anche se d’adozione), mi ritrovo spesso a percorrere la FI-PI-LI, ovvero la strada statale che collega tra loro tre capoluoghi di provincia importantissimi: Firenze, Pisa e Livorno. Ho provato a scaricare l’app FI PI LI (disponibile per Android e iPhone). Dopo averla installata mi sono accorto però che il telefono consumava molta più batteria del solito. Allora ho aperto l’app “impostazioni”, sono andato in “batteria” e, scorrendo in basso, ho scoperto che era l’app Fi PI LI a consumare così tanto. Manco a dirlo, l’ho disinstallata subito.
Faccio parte del gruppo Facebook “i dannati della FI PI LI“, dove ogni giorno vengono condivise tante preziose informazioni sulla viabilità di questa importante arteria stradale. Un giorno incappo in un post in cui un utente lamenta la stessa problematica: il consumo eccessivo della batteria.
Sono andato a guardare le recensioni dell’app per iPhone. L’app sembra poco curata e poco seguita: solo 1,6 stellette su 5. Gli utenti si lamentano più o meno delle stesse cose:
- Il traffico non si aggiorna in tempo reale
- L’app non tiene lo schermo acceso durante la navigazione (cosa piuttosto grave per un’app di navigazione)
- Le informazioni fornite sono inaccurate o non aggiornate
C’è anche la recensione di un utente che si lamenta della durata della batteria. Cito testualmente: “dopo averla disinstallata il cellulare mi dura il triplo”.
Com’è possibile che un’app consumi così tanta batteria? Anche Waze e Google Maps sono app di navigazione, però non consumano così tanta energia. Sviluppo software da vent’anni e creo app da dieci anni. E mi sono fatto una mia idea (anche se non sono in grado di confermarla visto che non ho accesso ai codici sorgenti dell’app): secondo me l’app FI PI LI manda in continuazione richieste ad un server di appoggio, che le fornisce le informazioni da visualizzare sul cellulare (secondo il modello client-server).
Se così fosse, significherebbe che l’app è programmata male, senza alcuna attenzione ai consumi di batteria. Ho scritto ad AVR S.p.A. , l’azienda che ha pubblicato l’app, chiedendo un commento al mio articolo. Non ho ricevuto risposta.