Quando frequentavo le scuole medie, mio zio mi regalò il mio primo computer: un IBM PS/2. Grosso, pesante, rumoroso e con una velocità decine di volte inferiore a qualunque cellulare moderno. Però era riparabile: bastava aprirlo e sostituire il componente difettoso. I cellulari sono computer in miniatura: non è semplice costruirne uno riparabile. Ebbene, pare che finalmente qualcuno lo abbia fatto: il Nokia G22 sarà il primo cellulare riparabile dall’utente.
È stato presentato al Mobile World Congress di Barcellona il 27 febbraio 2023 dall’azienda HMD Global, insieme ad altri due modelli: il C22 ed il C32. Tutti e tre i cellulari avranno una batteria che durerà fino a 3 giorni (secondo quanto dichiarato dall’azienda). Il G22 rappresenta però la vera svolta: sarà possibile aprirlo e sostituire facilmente le sue componenti interne.
Mi è capitato in passato di riparare dei telefonini per sostituire uno schermo rotto, una fotocamera o una batteria. Negli ultimi tempi però è diventato praticamente impossibile farlo. E gli iPhone (come tutto il resto della roba prodotta da Apple), da questo punto di vista, sono i peggiori. Basta andare a guardare su iFixit (uno noto sito web che offre gratuitamente degli ottimi tutorial ben dettagliati per la riparazione dei dispositivi elettronici): i dispositivi Apple sono fra quelli con il grado di riparabilità più basso.
Il Nokia G22 è nato proprio dalla collaborazione con iFixit. Verrà fornito insieme ad un kit di riparazione e ad un manuale dettagliato. Sarà realizzato interamente con plastica riciclata, le parti di ricambio saranno acquistabili a prezzi accessibili e ci saranno due anni di aggiornamenti garantiti. Tutto bene così ma spero che questo sia solo il principio di un cambiamento di massa del mercato della telefonia.