Hai mai sentito la sigla “AR”? Significa per “Augmented Reality”, letteralmente “realtà aumentata”. Ma cosa vuol dire di preciso? Vediamo la definizione che ne dà Wikipedia:
Per realtà aumentata (abbreviato in AR), o realtà mediata dall’elaboratore, si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.
Per capirlo meglio, ti farò un esempio che è anche una specie di “esercizio guidato”. Prova a cercare un animale su Google usando il tuo smartphone. Se il cellulare è abbastanza nuovo, puoi “materializzare” l’animale che hai cercato dentro ad un ambiente. Ecco come fare:
- Prendi lo smartphone, apri il browser (Safari, Google Chrome o un altro qualunque), vai su google.com e cerca “leone”. Se il tuo smartphone lo consente, ti apparirà una voce che dice “incontra da vicino un leone africano”

- Tocca su “Visualizza in 3D”, poi tocca su “visualizza nel tuo spazio con l’app Google” (se non hai l’app Google, dovrai installarla)

- Tocca su “vedi nel tuo spazio” e segui le istruzioni dell’app Google (dovrai autorizzare l’accesso alla fotocamera e muovere il cellulare intorno ad un punto)

- Dopo un po’ di tempo, comparirà un bel leone 3D nella tua stanza! Google lo ha piazzato proprio sopra al mio divano

- Muoviti nella stanza, avvicinati al leone: il modello 3D è in dimensioni reali!

Ecco cosa vuol dire realtà aumentata: è la realtà (il mio salotto), “aumentata” aggiungendo dettagli che non esistono (il leone). O perlomeno che non esistono nel mondo vero: esistono nel tuo dispositivo, e possono essere visti solo attraverso di essi.
Le possibili applicazioni della realtà aumentata sono praticamente infinite. Si va dai videogiochi (tra i quali il fortunatissimo Pokemon GO, che consente di andare in giro a cacciare Pokemon) alle app di navigazione GPS per auto, che riprendono la strada attraverso il parabrezza disegnando poi sul cellulare le indicazioni ed altre informazioni utili.