È morto Kevin Mitnick, conosciuto col nome in codice “Condor”. È da molti considerato il re degli hacker, una figura leggendaria che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’informatica. Si è spento il 16 luglio 2023 a causa di un tumore al pancreas. Aveva 59 anni.
Ho già dedicato una cosa di computer a quest’uomo assolutamente eccezionale. È stato un esperto di sicurezza informatica ed un hacker di enorme successo. Dotato di una mente molto vivace, amava violare qualunque sistema incontrasse. Già a 12 anni riusciva a viaggiare gratis sugli autobus, usando un sistema di perforazione dei biglietti. A soli 17 anni riuscì a prendere il controllo completo della rete telefonica della Pacific Bell.
Mitnick compì molte delle imprese sfruttando l’ingegneria sociale: riusciva a farsi passare informazioni riservate, che poi usava per violare i sistemi che prendeva di mira. Inventò diverse tecniche di intrusione e di mascheramento, tra le quali l’ “IP spoofing” (un metodo per mascherare l’indirizzo internet, rendendo l’attaccante anonimo). È autore di diversi libri, tar i quali “l’arte dell’intrusione” e “l’arte dell’inganno”.
Fu arrestato, perseguito e condannato a quasi 4 anni di prigione. Gli fu imposto il divieto di utilizzare qualunque apparecchio elettronico, ad eccezione del telefono. Una condanna molto severa, che fu giudicata eccessiva dai suoi sostenitori e che generò un intenso dibattito pubblico. Divenne amministratore delegato della Mitnick Security Consulting, un’azienda di sicurezza informatica.
Lascio alle parole di Kevin stesso la conclusione di questa cosa di computer. Ecco un breve estratto della sua biografia perduta.
Alcuni hacker distruggono i file delle persone o interi dischi rigidi: si chiamano cracker o vandali. Alcuni hacker alle prime armi non si preoccupano di imparare la tecnologia, ma semplicemente scaricano strumenti da hacker per entrare nei sistemi informatici: si chiamano “script kiddies”. Gli hacker più esperti con competenze di programmazione sviluppano programmi hacker e li pubblicano sul Web. E poi ci sono individui che non hanno alcun interesse per la tecnologia, ma usano il computer semplicemente come strumento per rubare denaro, beni o servizi. Nonostante il mito di Kevin Mitnick creato dai media, non sono un hacker malintenzionato. Quello che ho fatto non era nemmeno contro la legge quando ho iniziato, ma è diventato un crimine dopo che è stata approvata una nuova legislazione. Ho continuato comunque, e sono stato catturato. Il mio trattamento da parte del governo federale non era basato sui reati ma sul fare di me un esempio. Non meritavo di essere trattato come un terrorista o un criminale violento.