In una precedente cosa di computer ho spiegato come realizzare la copertina 3D di un libro utilizzando il sito web di DIY Book Cover. Mi hanno chiesto se esiste un modo per generare il rendering di un libro aperto. Ho risposto indicando un sito adatto allo scopo, poi ho deciso di dedicare una cosa di computer a spiegare per bene cosa vuol dire rendering, un termine informatico che può aiutarci a capire meglio come funzionano i computer.
Per capire cosa vuol dire rendering bisogna capire a grandi linee come i computer (ed intendo tutti i tipi di computer esistenti: cellulari, tablet e smartwatch inclusi) disegnano le immagini sugli schermi. Prendi ad esempio Microsoft Word: è un programma in grado di editare file di testo (in formato .doc, .docx ed altri). Ha bisogno di disegnare su schermo la sua interfaccia grafica (la schermata attraverso la quale usi le funzionalità di un programma).
Semplificando molto, la cosa funziona così: se premi il tasto “a”, Microsoft Word chiede al sistema operativo (tipicamente Windows) di disegnare sullo schermo il carattere “a”. Il sistema operativo dunque ordina alla scheda video di disegnare quel carattere in una certa area dello schermo. Questo processo di disegno di chiama “rendering”. “To render” è un verbo inglese che vuol dire “rendere” ed in questo caso identifica appunto il procedimento di “resa” grafica (o disegno) del carattere “a” sullo schermo del tuo dispositivo.
Nell’ambito della grafica 3D, il termine ha un significato leggermente diverso. Le scene 3D, quelle che vengono usate dai videogiochi o dai film di animazione, vengono generate posizionando dei modelli 3D all’interno di un ambiente. Viene poi successivamente avviato un programma, il “renderer”, che aggiunge rivestimenti, luci, ombre ed altri elementi.
Il rendering 3D è uno dei procedimenti più intensivi dal punto di vista della richiesta di risorse computazionali. In un videogioco 3D, ogni volta che premi un tasto il computer deve ricalcolare la posizione degli oggetti sullo schermo, per ben 60 volte al secondo. Infatti le schede video di ultima generazione sono a volte più potenti dei computer che le ospitano.