Un’iscritta alle cose di computer mi ha inviato un messaggio in cui mi scrive di essersi accorta che i suoi dati vengono salvati su Google One. Teme che lo spazio si possa esaurire e che le vengano addebitati costi extra. Vediamo di capire meglio di cosa si tratta.
![Messaggio in cui mi si chiede di chiarire cos'è Google One](https://www.cosedicomputer.com/wp-content/uploads/google-one-1.jpg)
Per capire cos’è Google One va capito meglio come funziona l’ecosistema di Google. Questa azienda offre gratuitamente alcuni servizi, tra i quali Gmail, Google Drive (un servizio di memorizzazione di dati su internet, altrimenti detto “cloud“) e Google Documenti (un ottimo sostituto della suite di Microsoft Office, completamente accessibile via internet usando un browser web, ovvero il programma che usi per visionare i siti web).
Non lo fa perché ci vuole bene: tenta così di mettere fuori gioco Microsoft, togliendogli il dominio di mercato che esercita con Windows e con Microsoft Office. Finora non è riuscita nel suo scopo. Però, grazie ad Android, Google possiede il monopolio di fatto sul mercato dei cellulari, visto che la maggior parte della gente usa Android e che a parte gli iPhone non esiste al momento alcuna alternativa.
Non avendo alcun controllo sul mercato del software per PC, si è inventata appunto questi servizi accessibili via internet, che però hanno bisogno di salvare dati (principalmente allegati ai messaggi email, foto e documenti vari). L’unica soluzione possibile è ovviamente salvarli su internet, usando il già menzionato servizio Google Drive, che offre gratuitamente 15 GB di spazio e che chiede di sottoscrivere un abbonamento nel caso si vogliano salvare più dati.
In pratica, Google One non é altro che un nome alternativo a Google Drive. È il contenitore dei dati che vengono gestiti da tutti questi servizi Google: principalmente documenti, foto ed allegati ai messaggi Gmail (la roba da salvare è tanta, te lo garantisco). Ad un certo punto, esauriti i 15 GB di spazio, bisogna sottoscrivere un abbonamento. Però l’utente viene avvisato con largo anticipo e non vengono prelevati soldi senza consenso. Non può essere disattivato: facendolo, tutti i servizi Google smetterebbero di funzionare. Peraltro, non c’è alcun motivo per farlo.