Molti mi chiedono come sarà il futuro con l’intelligenza artificiale, una tecnologia a dir poco epocale che cambierà profondamente le nostre vite. È difficile prevedere il futuro ma, guardando al passato, posso permettermi di azzardare delle ipotesi, per il semplice fatto di aver avuto la fortuna di assistere a molti cambiamenti arrivati grazie all’innovazione tecnologica.
Facciamo un po’ di storia. Fino ai primi anni 90, tutto veniva gestito su carta. Poi si sono diffusi i PC (Personal Computer), la connessione ad internet, i DVD, gli mp3 e tutta una serie di tecnologie che ci hanno consentito di fare cose che prima erano assolutamente inimmaginabili. Per non parlare poi di Google, che ha migliorato una cosa che in realtà esisteva già prima: la possibilità di cercare informazioni in modo istantaneo.
Nel 2007, il lancio del primo iPhone provocò una grossa rivoluzione tecnologia. Tutti hanno piano piano cominciato ad andare in giro con un computer in tasca (lo smartphone). Oramai non se ne può fare a meno e ci sentiamo perduti senza. Torneresti a vivere una vita senza Google Maps, in cui per raggiungere un posto avevi bisogno di una cartina o di chiedere indicazioni? Molti si ma io no: la tecnologia è uno strumento. Ha anche portato cose cattive, è vero, ma i vantaggi sono evidenti ormai a tutti.
Quale sarà il prossimo “dispositivo killer”, ovvero quello che soppianterà definitivamente gli smartphone? E non credere che prima o poi non arriverà: la tecnologia ci sorprende sempre. Secondo me sarà un dispositivo indossabile, come uno smartwatch (un orologio) oppure un paio di smart glasses (occhiali computerizzati), che funzionerà grazie all’intelligenza artificiale.
Il futuro con l’intelligenza artificiale sarà popolato di computer che potranno essere comandati con la voce, come già avviene con Alexa o Siri, o tramite dei gesti, come già avviene con alcune console per videogiochi, in grado di rilevare i nostri movimenti. Oppure in altri modi ancora più semplici e non ancora inventati. Google ed i motori di ricerca potrebbero sparire, perlomeno nella forma in cui li conosciamo, per venire sostituiti da qualcosa di più simile a ChatGPT: invece di inserire dei termini e girovagare tra i risultati, è più immediato usare il linguaggio naturale con un chatbot. Bing, il motore di ricerca di Microsoft, usa già ChatGPT per le ricerche. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro.
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