Rispondo ad una richiesta di cosa di computer. Mi si chiede come fare a liberare spazio su Android e iPhone senza perdere le foto che ci sono salvate sopra.
Per capire cosa occupa spazio sul tuo cellulare, devi:
- Se hai Android, aprire l’app impostazioni ed andare in “memoria”
- Se hai un iPhone, aprire l’app impostazioni ed andare in “generali” e poi in “spazio iPhone”
In entrambi i casi ti comparirà la lista delle app installate, ordinate in base all’occupazione di spazio (in cima ci sono quelle più “pesanti”). Se trovi app che occupano molto spazio, disinstallale. Nella maggior parte dei casi però la memoria del cellulare si satura per colpa di WhatsApp: ogni foto inviata lì viene infatti salvata sul telefono. Per liberare spazio sul telefono ed evitare di perdere foto importanti bisognerebbe di tanto in tanto salvare le immagini da un’altra parte, ad esempio sull’hard disk del tuo PC oppure su un cloud.
Per salvare le foto sul computer, collega il tuo cellulare al PC tramite il cavo USB e salva le foto sull’hard disk. La procedura dettagliata sarebbe troppo lunga e complicata da spiegare qui, pertanto ti invito a cercarla da solo su Google inserendo il modello preciso del tuo telefono. Se preferisci usare un cloud, hai due possibilità (a seconda del modello del tuo telefono):
- Se hai un iPhone, devi acquistare spazio su iCloud
- Se hai Android, puoi usare Google Foto (gratis per archiviare le foto in bassa qualità)
Dopo aver salvato le foto su un computer o su un cloud, puoi cancellarle. Vedrai che recupererai un sacco di spazio. Oltre alla disinstallazione di app inutilizzate, ci sono altri modi di liberare spazio. Te li accenno brevemente:
- Su Android, spostare le app sulla scheda SD
- Su iPhone, abilitare l’eliminazione automatica delle app poco usate
- Cancellare i dati inutilizzati dal cellulare e dalle app
- Cancellare i dati di navigazione del browser
Comunque il modo migliore per liberare spazio su Android ed iPhone, prima di tentare tutte le azioni indicate sopra, è concentrare l’attenzione su WhatsApp, perché nella maggior parte dei casi è lui il “colpevole”.