Nuovi tipi di minacce informatiche

Quali sono i nuovi tipi di minacce informatiche da cui ci dobbiamo salvaguardare? La tecnologia corre, si sa. E di per sé non è “buona” o “cattiva”: tutto dipende dall’uso che se ne fa. L’informatica fa sempre più parte delle nostre vite. Siamo sempre più circondati da dispositivi “smart” (come quelli IoT, “Internet of Things” – “Internet delle cose”). Di pari passo, dunque, aumentano anche le minacce informatiche. Quali sono quelle più temibili del momento?

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Ecco un rapido elenco di nuovi tipi di minacce informatiche, spiegate semplici.

Iniziamo coi Ransomware-as-a-Service (RaaS). Questo strano termine significa “ransomware come servizio”. La parola “ransomware” è l’unione tra “ransom” (“riscatto”) e “ware” (desinenza della parola “software“, termine che indica i programmi in generale) ed indica un attacco finalizzato a richiedere un riscatto. Ad esempio, il cryptolocker è un ransomware che rende illegibili i file dentro al computer di una vittima, finché non viene pagato un riscatto. Nel Ransomware-as-a-Service, un gruppo di hacker fornisce i ransomware come un servizio, consentendo anche alle persone poco esperte di informatica di ricattare una persona o un’azienda.

Vanno poi considerati i “deepfake”. Il termine è l’unione di “deep” (“profondo”) e “fake” (“fasullo”), e denota una minaccia informatica basata sulla creazione di video e audio molto realistici ma assolutamente finti, spesso utilizzati per creare disinformazione e confondere (o ricattare) le persone. Tanto per fare un esempio assolutamente inventato, è possibile girare un video di qualcuno che fa una rapina e sostituirne digitalmente il volto con quello di una vittima, per poterla poi ricattare.

Nuovi tipi di minacce informatiche: un esempio di deepfake

Vi sono poi gli attacchi contro l’intelligenza artificiale (IA). L’uso crescente dell’intelligenza artificiale rappresenta una nuova opportunità per i cyber-criminali, che possono tentare di attaccare i sistemi basati su di essa e manipolarli per fini malevoli. Gli attacchi contro l’IA possono, ad esempio, influenzare il riconoscimento facciale, il riconoscimento vocale ed altri sistemi di identificazione.

Infine è da considerare l’hackeraggio dei sistemi IoT. Con l’aumento della connettività delle cose (IoT), i dispositivi intelligenti come i router, le videocamere ed i sensori sono diventati un obiettivo per i cyber-criminali. Una volta che questi dispositivi vengono compromessi, i cyber-criminali possono utilizzarli, ad esempio, per spiare le azioni di una persona e ricattarla in un momento successivo.

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