Virus su Apple Mac: scoperto il primo per i modelli con CPU M1

E’ stato scoperto il primo virus su Apple Mac con processore M1. Il processore M1 è stato introdotto da Apple nel 2020. Si tratta di un processore derivato direttamente da quelli utilizzati negli iPhone ed iPad, molto veloce ma assolutamente incompatibile con i processori Intel montati nella precedente generazione di computer. Da ciò deriva una conseguenza importantissima: tutti i programmi per macOS che funzionavano sui Mac con processori Intel ora non funzionano più!

Apple ha mitigato il problema programmando un software chiamato Rosetta 2: è un emulatore dell’architettura Intel per il chip M1. Ha ripetuto la mossa che aveva compiuto nei primi anni 2000, quando uscirono sul mercato i primi Mac con CPU Intel. Il cambio di processore aveva reso i programmi per Power PC incompatibili con le CPU Intel ed Apple aveva programmato Rosetta, la prima versione del software di emulazione. Su questo sito trovi l’elenco dei software che sono supportati dai nuovi Mac con processore M1.

Perché i virus per macOS fanno notizia mentre quelli per Windows invece no? Bisogna intanto capire cos’è un virus: è un software come qualunque altro. Quello che cambia è lo scopo: i virus sono scritti apposta per compiere azioni malevole all’insaputa dell’utente. Lo scopo dei virus moderni è il guadagno (uno dei casi più eclatanti è il cryptolocker, un virus assolutamente geniale).

I programmatori di virus (detti anche hacker) prendono di mira Windows perché è il sistema operativo più diffuso al mondo. Si pensa dunque che i Mac siano esenti da virus ma in realtà non è così: esistono eccome. Ovviamente i virus per Mac Intel non funzionano più con le CPU M1, per le stesse ragioni che ho già spiegato sopra. Di recente però è stato scoperto GoSearch22, un adware (un virus che mostra pubblicità indesiderate) tradotto per le CPU M1. E’ di fatto il primo virus su Apple Mac M1.

I Mac sono programmati per eseguire solo software approvati da Apple, firmati digitalmente con i certificati che vengono forniti agli sviluppatori. Il problema dunque è stato risolto da Apple semplicemente revocando il certificato usato da GoSearch22. La lezione da imparare è questa: non bisogna mai avere preconcetti (“i virus esistono solo per Windows”) ma una mentalità il più possibile aperta. Come vedi non esistono dogmi assoluti, soprattutto in campo informatico.

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