Dark Web – Tutto quello che c’è da sapere

Il Dark Web ed il Deep Web sono argomenti molto interessanti e controversi. In giro c’è tantissima disinformazione, per lo più involontaria. La confusione nasce dal fatto che si tratta di argomenti molto tecnici. In questa guida completa ti spiegherò in modo chiaro, semplice e comprensibile anche da un bambino tutto quello che devi conoscere sull’argomento.

AVVISO: se sei un informatico, un ingegnere, un programmatore o un qualunque esperto di materie informatiche (specialmente nel campo delle reti), questo articolo potrebbe non piacerti. Io sono un divulgatore ed ho la necessità di farmi comprendere da tutti. Pertanto nella mia esposizione devo sacrificare la precisione per dare priorità alla comprensibilità. Se leggendomi ti si gonfiano le vene del collo, ti invito caldamente a chiudere questa finestra. Se inizi ad insultare, applicherò su di te il mio collaudatissimo algoritmo anti-hater.

Cos’è Internet?

Per capire il Dark Web dobbiamo prima affrontare alcuni argomenti propedeutici. Internet è una rete di computer, o meglio una “rete di reti”, in quanto collega tra loro sia singoli computer che intere reti locali, ad esempio reti aziendali o domestiche.

Rappresentazione schematica della struttura di Internet

Lo scopo di internet è quello di consentire la comunicazione a distanza fra i computer. Poiché esistono vari tipi di computer in commercio, è necessario che per capirsi parlino una “lingua comune”. Questa lingua comune si chiama protocollo. Internet è basata sul protocollo TCP/IP. TCP è una sigla che vuol dire “Transmission Control Protocol” (protocollo di controllo della trasmissione). IP è una sigla che vuol dire “Internet Protocol” (protocollo Internet).

Per spiegarti in modo semplice il protocollo IP userò un’analogia. Come ben sai, chiunque può spedire una lettera cartacea all’altro capo del mondo. Ti basta infilare un foglio in una busta, scrivere un indirizzo e depositare la missiva in una cassetta postale. Qualcuno la trasporterà all’indirizzo che hai scritto. Internet funziona allo stesso modo: per poter raggiungere un computer in rete è necessario assegnargli un indirizzo.

I computer però non comprendono il linguaggio naturale degli esseri umani: funzionano grazie alla matematica, quindi comprendono solo numeri. Pertanto l’indirizzo di un computer deve per forza essere espresso come un numero. Un indirizzo IP è composto da 4 numeri separati fra loro da un puntino.

Tipi di computer diversi con relativi indirizzi IP

Cos’è il Web?

Andiamo avanti. Per capire cos’è il Deep Web devi innanzitutto capire cos’è il web. Internet è una rete che fornisce i cosiddetti servizi, ovvero funzionalità che non avrebbero senso senza una rete sottostante. Tra i molti servizi offerti da Internet troviamo:

  • L’email (posta elettronica) è l’equivalente elettronico della posta tradizionale cartacea: consente di inviare e ricevere messaggi via Internet
  • WhatsApp è un servizio di messaggistica istantanea: è l’equivalente dei messaggi SMS, solo che vengono trasmessi su internet
  • Google è un servizio di ricerca di informazioni in rete
  • Facebook è un servizio di “social networking” (rete sociale), che aiuta le persone a restare in contatto tra loro

Il web è un servizio di consultazione di testi in rete. Un sito web è un contenitore di pagine web che possiedono dei collegamenti tra loro, chiamati “link”. Per usare il servizio web, devi lanciare un programma dedicato chiamato “browser web“. Google Chrome, Edge, Safari e Firefox sono tutti esempi di browser web.

Cosa sono i server?

La maggior parte dei servizi Internet funzionano seguendo il modello client-server. Te lo spiego con un esempio: vuoi consultare il tuo sito preferito di notizie. Quello che probabilmente fai di solito è prendere il cellulare, aprire il tuo browser preferito (tipicamente Google Chrome) e scrivere, ad esempio, “il Fatto Quotidiano”. Poi premi sopra al link che ti esce fuori come primo risultato ed inizi a leggere le notizie.

Quello che è successo è che il tuo cellulare (il “client”, “cliente”) ha mandato via Internet una richiesta ad un altro computer, chiamato “server“ (“servitore”), che ospita le pagine web contenenti gli articoli del Fatto Quotidiano.

Rappresentazione schematica del modello client-server

I server pertanto sono computer che rispondono alle richieste di altri computer, allo scopo di erogare un servizio. Non c’è alcuna differenza tecnica tra un server ed un altro computer qualunque. Nella maggior parte dei casi, puoi vedere un server come un computer sempre acceso, sempre collegato ad Internet, molto potente (quindi con tanta RAM e tanti Gigahertz) e pensato apposta per gestire un carico enorme di richieste.

Cosa vuol dire essere anonimi su Internet?

Anche se non te ne accorgi, quando usi un servizio Internet vieni continuamente tracciato, monitorato, controllato e registrato in modi che non potresti nemmeno lontanamente sospettare. Giusto per dartene un’idea, riprendiamo l’esempio del servizio web. Tiri fuori dalla tasca il telefono e cerchi su Google il sito del Fatto Quotidiano. Ecco una lista approssimativa di quello che succede:

  • Il tuo browser web memorizza il giorno e l’ora esatta in cui visiti il sito del Fatto Quotidiano
  • Se usi Chrome, Google memorizza il giorno e l’ora esatta della visita
  • Il tuo provider (Vodafone, TIM eccetera) memorizza anche lui giorno ed ora esatta della visita
  • Il server in cui è ospitato il sito web del Fatto Quotidiano memorizza il tuo indirizzo IP, insieme al giorno ed ora esatta della visita

Per la maggior parte delle persone questo non rappresenta un problema. Che succede però se si ha la necessità di non lasciare alcuna traccia? E non sto parlando di un malintenzionato: pensa ad un giornalista cinese, che deve comunicare qualcosa cercando di aggirare la censura imposta dal suo governo. Come può fare?

Evitare il tracciamento del browser

Per evitare il tracciamento dei browser, devi usare le finestre anonime. Per attivarne una su Google Chrome, devi premere sul menu in alto a destra (quello coi tre puntini verticali) e selezionare “nuova scheda di navigazione in incognito”.

Finestra in incognito di Google Chrome

Attenzione: anche se si chiama “in incognito”, questa modalità NON GARANTISCE ASSOLUTAMENTE l’anonimato! Evita solo che il browser inserisca le pagine che visiti all’interno della “cronologia” (ovvero l’elenco dei siti visitati). Evita anche parzialmente il tracciamento di alcuni siti ma in modo molto blando. Questa modalità è da usare solo se, ad esempio, vuoi leggere la tua posta usando il PC di un amico.

Evitare il tracciamento di Google

Anche se forse non lo sai, quasi sicuramente hai un account Google. E quasi sicuramente lo confondi col tuo indirizzo Gmail. Solo che sono due cose diverse: Gmail è un servizio di posta elettronica, mentre un account Google contiene un mucchio di informazioni che Google raccoglie su di te.

Perché raccogliere tutti questi dati? Semplice: Google guadagna miliardi di dollari dalla vendita di spazi pubblicitari. Deve garantire ai suoi inserzionisti di mostrarti pubblicità che siano attinenti ai tuoi interessi. Pertanto, Google cerca di capire che tipo di persona sei. Questa operazione si chiama “profilazione”. Se cerchi in continuazione ricette di dolci, Google se lo ricorda ed ogni volta che visiterai un sito che usa il loro sistema pubblicitario (ovvero praticamente tutti), ti compariranno annunci di frullatori, tortiere ed altri prodotti che potrebbero interessarti.

Per evitare che accada, il modo più semplice è non usare Google Chrome. Potresti ad esempio optare per Mozilla Firefox, un browser orientato alla privacy. Bada però di non essere loggato nel tuo account Google. Apri una scheda anonima del bowser, vai su google.com e guarda nell’angolo in alto a destra. Se vedi un’immagine di te o un cerchietto grigio con un omino dentro, premici sopra.

Un utente collegato al proprio account Google

Premi poi su “ESCI”, in basso. Dopo averlo fatto, in alto a destra ci sarà un tasto blu “Accedi”. Da questo momento in poi non sarai più collegato al tuo account Google.

Un utente scollegato dal proprio account Google

Evitare il tracciamento del tuo provider e dei server

Ogni volta che ti colleghi ad Internet ti viene assegnato un indirizzo IP (4 numeri separati da dei puntini). Ricordi? Attraverso l’indirizzo IP è possibile rintracciare un utente in modo molto preciso. Gli IP vengono infatti assegnati dal tuo fornitore della connessione ad Internet (ad esempio Vodafone, TIM, Fastweb eccetera) e sono univoci: non esistono due computer collegati su Internet che abbiano l’indirizzo IP uguale.

Se ti colleghi in una scheda anonima del browser, sei disconnesso dal tuo account Google ma usi un sito web per insultare o minacciare qualcuno, sarà possibile risalire alla tua identità. Il sito web infatti sa da quale indirizzo IP ti sei collegato, e partendo da questo dato è possibile contattare il tuo provider e risalire ai dati personali del soggetto che ha stipulato il contratto.

Pertanto, devi nascondere il tuo indirizzo IP utilizzando una VPN. Si tratta di un servizio Internet che fa da “intermediario” tra te ed i server degli altri servizi Internet che utilizzi. In pratica, tu ti colleghi alla VPN, ed è la VPN a fare le richieste ai server e a girarti la risposta.

Schema di funzionamento di una VPN

ATTENZIONE: affinché il giochetto funzioni, è necessario che la VPN sia sicura. In altre parole, devi essere certo che:

  • Il tuo indirizzo IP venga davvero mascherato
  • La VPN che utilizzi abbia una “no log policy”: significa che non deve memorizzare da nessuna parte il tuo vero indirizzo IP

Scegli accuratamente la tua VPN ed evita quelle gratuite: molto spesso per finanziarsi raccolgono i tuoi dati personali, mandando quindi a quel paese l’anonimato. Ora che il tuo IP è mascherato, il tuo provider non è in grado di capire quali servizi usi quando ti colleghi ad Internet. E nemmeno i server: registreranno le visite come se provenissero dall’IP della VPN, non dal tuo indirizzo vero.

Cosa sono Deep Web e Dark Web?

Intanto chiariamo subito una cosa: Deep Web e Dark Web NON SONO LA STESSA COSA. Il Deep Web è costituito da tutte la pagine raggiungibili solo immettendo un nome utente ed una password. Ad esempio il sito web della tua banca, che ti mostra il saldo e la lista dei movimenti del tuo conto corrente. Queste pagine non sono anonime o pericolose: sono semplicemente pagine che vengono escluse dai motori di ricerca.

Il Dark Web invece è un insieme di siti raggiungibili solo attraverso una “darknet” (“rete oscura”). Una darknet può essere vista, molto approssimativamente, come una rete sovrapposta ad Internet, pensata per farti restare nell’anonimato più totale. Ecco una rappresentazione molto schematica di tutto il web:

Rappresentazione schematica del Dark Web e del Deep Web

 Sul web di superficie troviamo i siti “normali.” Sotto la linea blu troviamo tutti i siti di Internet banking, i registri medici, i forum privati, gli articoli scientifici eccetera. Più sotto ancora c’è il dark web, raggiungibile solo attraverso una “darknet”. Le darknet sono assolutamente anonime: è impossibile essere rintracciati, perché quando ti ci colleghi la connessione viene smistata attraverso diversi computer (chiamati “nodi”), e sempre su percorsi diversi.

La connessione tra i nodi è “cifrata“: vuol dire che è matematicamente impossibile che un intruso riesca ad intercettare i dati che vengono passati da un nodo all’altro. È praticamente impossibile risalire con certezza all’identità che si cela dietro al un nodo di una darknet.

Come si entra nel Dark Web?

Per entrare nel dark web, devi dunque collegarti ad una darknet. La più diffusa e conosciuta si chiama TOR. Il modo più semplice per accedere alla rete Tor è:

  • Se hai un PC con Windows, un Mac, un PC con Linux o un cellulare Android, devi scaricare ed installare “Tor Browser“, un browser web pensato apposta per accedere al dark web
  • Se hai un iPhone, devi scaricare l’app gratuita “Onion Browser

Domande frequenti sul Dark Web

Ok, ora basta… ho scritto più di 2000 parole! Questo articolo è il più lungo che abbia mai scritto, eppure abbiamo appena scalfito la superficie. Ho spiegato in modo sintetico molto di quello che c’è da sapere sull’anonimato su Internet. Ci sarebbero un mondo di altre cose da spiegare, quindi ti esorto a contattarmi e a chiedermi tutto quello che vuoi. Intanto però ecco una serie di domande comuni sul Dark Web.

È vero che il dark web è più grande del web di superficie?

No. Una ricerca di Recorded Future ha svelato finalmente quanto è grande il Dark Web. Al momento della ricerca i siti del dark web erano 55.828, di cui solo 8.416 attivi. Molti di meno rispetto a quelli del web di superficie, che ammontano grossomodo ad 1,7 MILIARDI.

È vero che posso comprare droga, armi ed altre cose illegali?

Si, in teoria è vero. In pratica, i siti che vendono questo tipo di merce sul Dark Web sono probabilmente monitorati in modo costante dalle forze dell’ordine, che potrebbero aver predisposto della contromisure utili a rintracciare i compratori.

Ma perché esiste il Dark Web?

Perché esistono le pistole? Non esistono tecnologie “buone” o “cattive”. Il Dark Web è un insieme di siti Internet pensati per essere visitati in modo anonimo e non rintracciabile. È normale che fra essi vi siano anche siti che contengono materiale illegale.

Chi ha inventato il Dark Web?

La rete Tor ed è stata sviluppata dall’MIT, il Massachusetts Institute of Technology, una delle università più importanti del mondo. Fu sviluppata dietro richiesta dell’NRL, un ente finanziato dal governo USA. Tor non viene utilizzata solo per ospitare siti illegali ma anche per scopi benevoli.

Ok ora basta davvero! Non dimenticare di contattarmi per qualunque domanda o richiesta di approfondimento.

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